martedì 13 maggio 2008

Perchè non si beve l'acqua del rubinetto nei luoghi pubblici?


Giovedì 16 settembre 2007, con l’apertura delle mense scolastiche, gli alunni delle scuole fiorentine hanno trovato sui tavoli della mensa un’importante novità: al posto dei brick o delle bottiglie di plastica di acqua minerale c'erano brocche di vetro contenenti acqua del rubinetto.

Il progetto "La nostra buona acqua quotidiana" è stato condotto di comune accordo con la società Publiacqua spa, che ha sponsorizzato l’iniziativa attraverso l’acquisto di 5.000 brocche in vetro da un litro. L’operazione interessa tutti gli utenti del servizio di refezione (circa 19.000 alunni) e le brocche si troveranno sui tavoli dei refettori delle scuole dell’infanzia, e dell’obbligo, e istituti privati paritari che usufruiscono del servizio mensa (per complessivi 187 istituti scolastici di cui 46 paritari). L’acqua quindi, può essere bevuta da tutti, è equilibrata dal punto di vista minerale, con un contenuto di sostanze essenziali allo sviluppo e alla crescita dell’organismo (calcio, magnesio, sodio, potassio, fluoro) e paragonabile alle acque imbottigliate.

La qualità dell’acqua fornita è garantita innanzi tutto da un monitoraggio costante alla produzione; in particolare inoltre sono state effettuate a cura di tecnici specializzati di Publiacqua rilevazioni analitiche presso le scuole interessate. Il comune ha provveduto al controllo delle autoclavi perché potessero essere fatte operazioni di ricambio dell’acqua, al fine di garantire la qualità della medesima. L’acqua è assai buona, fa risparmiare rispetto all’acquisto di acqua imbottigliata, elimina la fatica del trasporto a casa, riduce il problema dello smaltimento della plastica". Con l’introduzione dell’acqua di rubinetto verrà eliminato circa 1.000.000 di contenitori di plastica Con un calcolo su bottigliette da mezzo litro si può considerare circa 2.800.000 bottigliette di plastica in meno in 1 anno scoalstico.


Quando questo succederà anche da noi?

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