venerdì 30 maggio 2008

Nucleare in Italia? Per gli Usa è solo una pericolosa speculazione


L’incredulità degli americani all’annuncio di Mr. Berlusconi e Mr. Scaiola di voler iniziare la costruzione di centrali nucleari in Italia è stata, come dire? immensa. E pronta la risposta arriva via Wall street journal che dalle sue colonne affida l’editoriale di oggi alla penna sagace di Henry Sokolski executive director del Nonproliferation Policy Education Center una associazione no-profit che che ha al suo attivo collaborazioni con il Senato e la prima amministrazione Bush.
Scrive Sokolski:
Perché, allora, il signor Berlusconi ha annunciato ora il nucleare? La riduzione promessa la settimana scorsa sulle accise su benzina e diesel fa pensare che il Governo stia progettando e predisponendo soluzioni rispetto agli aumenti dei carburanti.Gli esperti in materia di energia, però, sospettano qualcosa di più sinistro. L’annuncio potrebbe essere parte di uno sforzo a lungo termine da parte della più grande Utility europea per spingere i concorrenti più piccoli ad organizzare massiccio sostegno al Governo governativo per i grandi e costosi programmi delle centrali nucleari. Italiani ed europei possono solo sperare che questa speculazione sia sbagliata. Al contrario l’Ue incoraggia la concorrenza e l’eliminazione delle sovvenzioni pubbliche nel settore energetico.

Insomma, Sokolski esprime la preoccupazione che l’Unione europea possa finire per reprimere la concorrenza di mercato nel settore energetico considerata la necessità. Mentre la soluzione potrebbe proprio essere quella di seguire il mercato non drogato dalle sovvenzioni statali. Nei prossimi 17 anni saranno arrestati in Europa 145 reattori nucleari e dunque materialmente non ci sarebbe il tempo di costruirne altrettanti in così breve tempo.Conclude Sokolski:
Nel frattempo, in Italia e in Europa sarebbe saggio stare lontano da investimenti energetici che nessuna banca privata rilascerebbe senza aiuti statali.

lunedì 26 maggio 2008

Differenziamo!No agli inceneritori!


Da un articolo dell'ultimo Venerdì di Repubblica: ben 435 ricerche scientifiche provano un forte aumento di tumori e nascite malformi in prossimità degli inceneritori.
E’ ormai chiaro che dentro i giornali italiani si combatte una battaglia durissima tra i direttori e un pugno di giornalisti che si rifiutano di tacere sempre e comunque.Così abbiamo delle piccole soddisfazioni: alcune notizie bomba finalmente vengono pubblicate. Non le vedete in prima pagina, non hanno titoli a 9 colonne, non sono correlate da interviste e commenti. Però le notizie escono.Ad esempio vengono pubblicate sul numero 1052 del Venerdì di Repubblica (16 maggio) a pagina.


Ecco l’articoletto, secco secco. Un grande pezzo di sintesi giornalistica, probabilmente contrattato parola per parola in riunioni infuocate dei caporedattori, oppure sfuggito per errore alla penna rossa dei censori… Questo articolo credo che alla fine sia uscito perchè protetto dalla Divina Provvidenza in persona, è comunque stato stampato, nero su bianco, e ci dice che 435 (QUATTROCENTO TRENTACINQUE) ricerche scientifiche internazionali provano un aumento di tumori e nascite malformi spaventoso in prossimità dei termovalorizzatori.Senza commento. Senza due righe di scuse verso il povero Beppe Grillo accusato con ogni tipo di cattiveria dalle colonne dello stesso giornale per essersi permesso di dire esattamente la stessa cosa: gli inceneritori puoi anche chiamarli termovalorizzatori ma ti ammazzano comunque.


Una nota stilistica che permette di capire appieno il meccanismo perverso utilizzato dai media per rendere di scarso interesse notizie di importanza capitale.Il titolo può essere un modo per indurre le persone a leggere un articolo oppure a non leggerlo.Se questo articolo fosse stato: “Aveva ragione Grillo gli inceneritori uccidono!” avrebbe destato grande curiosità. Allora lo hanno intitolato in modo tale da tagliargli le gambe: “Emissioni: Una ricerca francese sottolinea il rapporto diossina-cancroQUANDO LA SALUTE SE NE VA IN FUMO (TOSSICO).Capisci l’astuzia: non ti dice che le ricerche sono 435, come viene specificato poi nell’articolo. Non si pronuncia la parola proibita INCENERITORE. Si parla di EMISSIONI… Termine vago come la melma.Questa tattica in effetti funziona. I lettori accorti dicono: “Però alla fine Repubblica le notizie le dà!” E continuano a comprarla. Mentre il 95 per cento dei lettori, un po’ meno attenti, non si accorge di quella notizia così imbarazzante.Prova ne è che sono passati 5 giorni dall’uscita del Venerdì e se cerchi sul web: “diossina istituto statale di sorveglianza sanitaria francese”, non trovi niente a proposito di questa colossale notizia!E non trovi niente neanche se digiti “diossina 435 ricerche PubMed”Comunque giudica tu: ecco il testo integrale:“Nelle popolazioni che vivono in prossimità di impianti di incenerimento dei rifiuti è stato riscontrato un aumento dei casi di cancro dal 6 al 20 per cento.Lo dice una ricerca, resa pubblica dall’istituto statale di sorveglianza sanitaria francese, l’ultima delle 435 ricerche consultabili presso la biblioteca scientifica internazionale PubMed che rilevano danni alla salute causati dai termovalorizzatori per le loro emissioni di diossina, prodotta dalla combustione della plastica insieme ad altri materiali. Questa molecola deve la sua micidiale azione ala capacità di concentrarsi negli organismi viventi e di penetrare nelle cellule. Qui va a “inceppare” uno dei principali meccanismi di controllo del Dna, scatenando le alterazioni dei geni che poi portano il cancro e le malformazioni neonatali.”(Il pezzo non è firmato ma sta all’interno di una specie di box dentro un articolo di Arnaldo D’Amico.)Spero ci si renda conto dell’importanza dell’ufficializzazione di una simile notizia.






venerdì 23 maggio 2008

Detersivi alla spina!!! a Rovato!!!


Detersivi alla spina, la soluzione per produrre meno plastica, e risparmiare. Perchè dobbiamo continuare a sprecare risorse rinnovabili e ad inquinare, quando ne possiamo fare a meno?

Una soluzione per produrre meno rifiuti questa, dunque, la nuova frontiera per arginare il problema dello smaltimento dei rifiuti: produrne il meno possibile .
Una soluzione che viene incontro al consumatore offrendo un risparmio fino al 40%.
La vasta scelta della nostra offerta permette la completa pulizia della casa, e della persona.

Tu risparmi e la natura ci guadagna.
Dove? A ROVATO!!!

- In via XXV a Cityper tutti i prodotti sfusi che vuoi!
- In via I maggio da Cadei, davanti al BARFLY, ci sono i detersivi e tutto per la casa sfusi!
- In via Lamarmora in parte alle elementari c'è il buonissimo latte sfuso!

Mitici Rovatesi!!!La strada è questa!

giovedì 22 maggio 2008

Perchè non facciamo mai parlare chi ha competenza e esperieza?

Scajola: «Via al nucleare» Corriere della sera 22 maggio 2008
«Entro questa legislatura il progetto per la costruzione
di un gruppo di centrali di nuova generazione»

Commento:
E’ un argomento estremamente delicato. L’energia nucleare può essere una forma di energia interessante, ma quella di adesso sicuramente NO.
Ricordiamoci che:
- NON è una fonte rinnovabile in quanto l’uranio e il plutonio non sono infiniti
- i costi di gestione e costruzione sono esorbitanti- la reazione nucleare produce scorie radioattive in notevoli quantità,( non risolviamo neppure il problema dei rifiuti di casa figuriamoci delle scorie radioattive)….(Chi le vuole sotto casa mi faccia un fischio!)
- poi una centrale nucleare non si chiude in sette secondi come le turbine di una diga delle alpi o in tre mesi come una centrale termica…ci vogliono molti decenni…quindi impatto ambientale devastante.
C’è inoltre il problema sicurezza, che è fondamentale, si va contro natura, è estremamente pericoloso. Chernobyl vi ricorda qualcosa?su youtube c’è una vasta possibilità di ricordare.

La soluzione non sta nel voler produrre più energia, ma riuscire a dominarla a non sprecarla.
La tecnologia deve esserci d’aiuto insieme alla ricerca. Una lampadina a basso consumo (o i LED) consuma 8 volte meno di una normale!!
La soluzione è questa, ridurre gli sprechi. Noi non ci facciamo caso ma sprechiamo un sacco di energia.
Un’altra cosa…perché al mondo hanno smesso di costruire centrali nucleari e termovalorizzatori (inceneritori) e l’Italia invece è l’unico Paese che va contro corrente?Il nucleare non serve, è solo propaganda elettorale. Noi siamo il paese del sole!!Abbiamo i cervelli…usiamoli!!

- Col parere degli italiani come al solito ci si puliscono il c..o (referendum 8-9 novembre 1987)
- Perchè non si prende mai in cosiderazione la parola degli esperti?
- Perchè non abbiamo mai i nomi dei ricercatori esperti, degli studi effettuati, i pro...i contro, i rischi, le aspettative, le finalità, le prospettive per i prossimi 60 anni?

Voglio sapere chi si assume la responsbilità delle affermazioni sul ritorno al nucleare...voglio sapere minuziosamente il perchè, come, quando e a che prezzo.
Parlare è facile...promettere ancora di più...

NO AL NUCLEARE. NO AL NUCLEARE DI OGGI.
SI ALLA RICERCA. SI AL RISPARMIO DI ENERGIA

Ecco un parere di tre mesi fa del nostro premio nobel per la fisica ...



LEGAMBIENTE - «Ecco che riparte la favoletta del nucleare che risolve tutti i problemi energetici dell'Italia», ha commentato la notizia Legambiente. «Prima di sbandierare atomi a destra e a manca», sottolinea il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, «l'esecutivo dovrebbe chiarire dove pensa di recuperare i soldi per realizzare gli impianti. Per esempio: il primo e finora unico reattore nucleare commissionato nell'Europa occidentale dopo Cernobyl, quello finlandese sull'isola di Olkiluoto, ha già sforato il budget di spesa previsto del 35%. Inoltre l'Energy information administration degli Usa, non una setta di fanatici ecologisti dunque, afferma che l'elettricità proveniente da una nuova centrale nucleare è più costosa del 15% rispetto a quella prodotta con il gas naturale, senza contare lo smaltimento delle scorie e i costi di dismissione della centrale stessa. Dire, come fa Scajola, "nuova generazione" si intende la quarta generazione, che è però ancora in una fase embrionale. Se tutto va bene impianti di questo tipo saranno disponibili tra 20-25 anni». Infine Legambiente chiede al governo di indicare anche dove vorrebbe aprire le nuove centrali.

mercoledì 21 maggio 2008

Coperti da segreto di stato.

I siti per il deposito delle scorie nucleari, nuovi impianti civili per produzione di energia, centrali nucleari, rigassificatori, inceneritori/termovalorizzatori potranno essere coperti da segreto di stato.
Gazzetta Ufficiale. DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 aprile 2008 Criteri per l'individuazione delle notizie, delle informazioni, dei documenti, degli atti, delle attivita', delle cose e dei luoghi suscettibili di essere oggetto di segreto di Stato. (GU n. 90 del 16-4-2008 ) In pochi giorni il governo uscente pare abbia lavorato per spianare la strada a quello entrante.
Ciò che mi desta sospetto è il fatto che alcun e norme a mio avviso molto pericolose per il nostro futuro, sono state varate negli ultimi giorni di governo, nel più totale silenzio dei media. Mi riferisco al citato decreto sul segreto di stato, ma non solo.

Per molti INCENERITORI, il governo Prodi ha esteso, anzichè abolire, il periodo in cui possono accedere ai contributi cosiddetti "CIP 6" al 2015. Questo significa che il 7% della bolletta energetica che ciascun italiano paga, continuerà a NON finanziare produzioni di energia da fonti rinnovabili, ma ancora da INCENERIMENTO e PETROLIO; il tutto in barba alla direttiva Europea che NON prevedeva questo utilizzo (in Italia tale direttiva è stata recepita aggiungendo la parola "e assimilati" a quanto proposto dalla UE). Quei soldi, invece, dovrebbero finanziare progetti che riducono la richiesta energetica o che riducono i danni per l'ambiente e la salute.


Altro provvedimento che definirei scandaloso è quello che "autorizza" in via "straordinaria" ad INCENERIRE le famose "ecoballe" della Campania negli impianti di incenerimento: queste ecoballe fino a qualche settimana fa erano assolutamente NON BRUCIABILI, in quanto poco differenziate e piene di sostanze estremamente dannose. Da pochi giorni, con un colpo di decreto e sotto l'egida dell'EMERGENZA, hanno cambiato materia e sono diventate 'pulite' e bruciabili. Passano in silenzio queste cose, volutamente in silenzio, e gli italiani ormai abituati a pendere dalle bocche delle TV e dei giornali, non hanno conoscenza e coscienza di quanto realmente gravi siano tali provvedimenti.

lunedì 19 maggio 2008

Un inceneritore produce più rifiuti di quanti ne elimina


La quantità di rifiuti prodotta da un inceneritore è superiore alla quantità di rifiuti che brucia. E' una considerazione elementare, frutto di un minimo di logica e di una legge naturale che risale addirittura al '700: la legge di Lavoisier. Ciò che fanno gli inceneritori, dunque, è trasformare una quantità di rifiuti visibili in una quantità ancor più grande di rifiuti invisibili ed immensamente più dannosi per la salute. Ciò che fanno media disinformatori servi del potere e malfattori di ogni genere (dai politici agli scienziati "stipendiati") è lucrare sul fatto che la gente vuole essere tranquillizzata: bruciamo i rifiuti e puff!, non ci sono più, e stiamo tutti bene.
Segue...
un comunicato del Comitato "Settimo: non incenerire", che ha ottenuto i dati relativi all'inceneritore di Brescia.

Lo sapete che un inceneritore produce più rifiuti di quanti ne elimina?Dai dati ufficiali 2001 del "Quaderno di sintesi n°54 dell'ASM di Brescia", sappiamo che il locale inceneritore, uno dei più moderni, nell’anno 2000 ha trattato 265.000 tonnellate di rifiuti. Questo trattamento ha prodotto 74.000 tonnellate di rifiuti speciali solidi. (Scorie: 58.000 ton. + ceneri: 3.000 ton.+ 13.000 ton. di polveri filtrate e depositate all’estero, pagando, in miniere esaurite di salgemma) e ben 283.000 ton. di anidride carbonica (CO2), principale responsabile dei gas serra! Il totale dei rifiuti usciti dall'inceneritore è stato perciò: 74.000+283.000 = 357.000 ton. di rifiuti. Ben 92.000 ton. in più di tutti i rifiuti inceneriti! E non è facile entrare in possesso di tali dati!

COM’E’ POSSIBILE QUESTO? Per mantenere la combustione dei rifiuti sono stati utilizzati almeno 5 milioni di metri cubi di metano, con un costo detassato di oltre 2,5 miliardi di vecchie lire! Sommando i rifiuti, con il metano e l'ossigeno sottratto all'atmosfera per la combustione, per la legge di Lavoisier, "nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma" il mistero è risolto! Gli inceneritori producono molti più rifiuti di quanti ne eliminano. Ciò che impressiona è che la CO2 uscita dal camino supera, in peso, addirittura il peso dei rifiuti trattati. 265.000ton di rifiuti hanno dato ben 283.000ton. di CO2! Che è un gas, quindi con volume ed inquinamento enormi! L'ASM di Brescia vantava di aver riscaldato col teleriscaldamento 30.000 cittadini, e di aver prodotto 39MWh di energia elettrica. Ma con il solo metano consumato dall'inceneritore si potevano già riscaldare 20.000 cittadini, e l'energia elettrica prodotta, ha il costo detto sopra.

Oggi l'impianto di Brescia brucia 3 volte più rifiuti che nel 2000!… Con danni triplicati!

martedì 13 maggio 2008

Perchè non si beve l'acqua del rubinetto nei luoghi pubblici?


Giovedì 16 settembre 2007, con l’apertura delle mense scolastiche, gli alunni delle scuole fiorentine hanno trovato sui tavoli della mensa un’importante novità: al posto dei brick o delle bottiglie di plastica di acqua minerale c'erano brocche di vetro contenenti acqua del rubinetto.

Il progetto "La nostra buona acqua quotidiana" è stato condotto di comune accordo con la società Publiacqua spa, che ha sponsorizzato l’iniziativa attraverso l’acquisto di 5.000 brocche in vetro da un litro. L’operazione interessa tutti gli utenti del servizio di refezione (circa 19.000 alunni) e le brocche si troveranno sui tavoli dei refettori delle scuole dell’infanzia, e dell’obbligo, e istituti privati paritari che usufruiscono del servizio mensa (per complessivi 187 istituti scolastici di cui 46 paritari). L’acqua quindi, può essere bevuta da tutti, è equilibrata dal punto di vista minerale, con un contenuto di sostanze essenziali allo sviluppo e alla crescita dell’organismo (calcio, magnesio, sodio, potassio, fluoro) e paragonabile alle acque imbottigliate.

La qualità dell’acqua fornita è garantita innanzi tutto da un monitoraggio costante alla produzione; in particolare inoltre sono state effettuate a cura di tecnici specializzati di Publiacqua rilevazioni analitiche presso le scuole interessate. Il comune ha provveduto al controllo delle autoclavi perché potessero essere fatte operazioni di ricambio dell’acqua, al fine di garantire la qualità della medesima. L’acqua è assai buona, fa risparmiare rispetto all’acquisto di acqua imbottigliata, elimina la fatica del trasporto a casa, riduce il problema dello smaltimento della plastica". Con l’introduzione dell’acqua di rubinetto verrà eliminato circa 1.000.000 di contenitori di plastica Con un calcolo su bottigliette da mezzo litro si può considerare circa 2.800.000 bottigliette di plastica in meno in 1 anno scoalstico.


Quando questo succederà anche da noi?

mercoledì 7 maggio 2008

Parliamo di edilizia

Una residenza a basso consumo energetico pensata per il clima della penisola italiana. Una unità abitativa per case a schiera realizzata con elementi prefabbricati e costruita in 7 settimane, classificata in classe A in ogni zona climatica italiana, e in grado di consumare per riscaldamento invernale meno di 15 KWh/m2anno.

Link:
http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=19996

martedì 6 maggio 2008

Inquinamento e allergie

Pollini e inquinanti atmosferici
Un’eccessiva esposizione agli inquinanti atmosferici può danneggiare la nostra salute. In Svizzera, si stima avvengano 3700 decessi precoci ogni anno a causa dell’inquinamento dell’aria. Un buon 40 per cento della popolazione, circa tre milioni di persone, inala regolarmente troppe polveri fini nocive, perché vive in zone densamente abitate o lungo strade molto trafficate. I valori limite fissati nell’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico vengono spesso, a volte anche massicciamente, superati. Le conseguenze più frequenti sono disturbi a livello cardiocircolatorio e malattie alle vie respiratorie.
La componente più pericolosa
Le polveri fini sono considerate oggi la componente più pericolosa dell’inquinamento atmosferico. Una parte delle minuscole particelle viene immessa direttamente nell’atmosfera (p.es. fuliggine), il resto viene generato nell’aria in seguito a interazioni chimiche con altre sostanze. Con PM10 si indicano le particelle più piccole, dal diametro inferiore al centesimo di millimetro, che riescono a penetrare in profondità nei polmoni e da lì entrare nella circolazione sanguigna. Il 44 per cento delle emissioni annuali di PM10 è provocato da processi di combustione, in particolare dai motori diesel. In estate si aggiunge anche l’ozono ai pericoli per la salute. In oltre vi sono le nano particelle PM2,5 non ancora del tutto rilevabili e molto più pericolose dei PM10, prodotte dalla combustione negli impianti di incenerimento, ora conosciuti come termovalorizzatori.
Effetti sugli allergici
La scienza e la medicina partono dal presupposto che il continuo aumento delle malattie allergiche registrato negli ultimi decenni sia da ricondurre a una combinazione di fattori, tra cui la predisposizione genetica e forse anche lo «stile di vita occidentale». Si stanno accumulando gli indizi secondo cui le reazioni allergiche sono per lo meno favorite da determinate sostanze nocive. «Gli studi condotti hanno dimostrato che il carico di sostanze nocive è un ulteriore fattore di aggravio dell’asma infatile e peggiora i sintomi», conferma la prof. Charlotte Braun-Fahrländer dell’Istituto di medicina sociale e preventiva dell’Università di Basilea.
Pollini e particelle – una combinazione aggressiva
È stata invece dimostrata in recenti studi di laboratorio l’interazione tra particelle di polvere sospese nell’aria e pollini: i pollini delle zone inquinate sono ricoperti di sostanze nocive, che alterano il loro contenuto allergenico e possono rafforzarne l’effetto. I ricercatori dell’Università Tecnica di Monaco di Baviera hanno recentemente dimostrato coi loro esperimenti che i granuli di polvere e altre particelle contenenti proteine vengono talmente modificati dagli ossidi di azoto e dall’ozono (nitrazione) da provocare con maggiore facilità allergie. Gli ossidi di azoto e l’ozono sono componenti dello smog estivo creato dal traffico. Se queste sostanze raggiungono alte concentrazioni, negli allergici ai pollini si nota di regola un aumento dei disturbi. L’effetto nocivo sulla salute della reazione chiamata nitrazione non è tuttavia stato finora spiegato in modo conclusivo.

www.umwelt-schweiz.ch/luft (sito dell’Ufficio federale dell’ambiente UFAM con numerose informazioni e pubblicazioni da ordinare o scaricare) www.ispm-unibasel.ch (sito dell’Istituto di medicina sociale e preventiva dell’Università di Basilea con informazioni sui progetti di ricerca, pubblicazioni e banche dati – in tedesco e inglese) «Inquinamento atmosferico» – un opuscolo della Lega polmonare svizzera (ordinazioni dal sito www.lungenliga.ch o al numero di tel. 031 378 20 50)