lunedì 18 agosto 2008

Il peperoncino come antimicotico naturale

La natura ha in se tutti i segreti per la vita. La perfezione dovuta a millenni di selezione naturale non può essere messa in dubbio. Ora cosa fanno...prendono un gene di là...lo mettono di qua...il gene di un pesce in una fragolo...omega 3...omega 4...OGM...fra 20 anni cosa scuccedera?Boh...in pochi anni stiamo modificando il nostro pianeta...e putroppo in maniera irreversibile!
Impariamo dalla natura. Altro che Ogm...pesticidi..conservanti...

Sarebbe il suo caratteristico gusto piccante a difendere il peperoncino dall’attacco di insetti e funghi. Secondo recenti studi condotti da Joshua Tewksbury, dell’University of Washington, più pericolosa è la minaccia che devono affrontare in natura, più piccante sarà il frutto. Questa resistenza avrebbe inoltre convinto gli abitanti del luogo ad adottarlo per la conservazione degli alimenti.
Il peperoncino è originario del Sud America, e cresce in zone con clima umido e caldo. Luogo ideale di proliferazione per gli insetti e soprattutto per i funghi che, dalle punture dei primi, traggono una via preferenziale per il completamento del loro ciclo biologico. Per fronteggiare il pericolo derivante dagli attacchi parassitari ecco che il peperoncino si è armato di capsaicinoidi, gli stessi che conferiscono a questo frutto il tipico sapore piccante.

domenica 3 agosto 2008

Alterntive agli inceneritori! Trattamento bio meccanico

Esistono molti esempi di raccolta differenziata totale, a rifiuti zero. Esistono metodi di trattamento bio meccanico che molti ignorano(scommetto che il tg5 o rete4 non e hanno mai parlato…), esistono metodi di alternativa agli inceneritori che combinati con la raccolta differenziata totale producono residui minimi e in più sono tollerati dalla popolazione perchè non inquinano. (metti 70% differenziarto, 25-30 ri-differenziato dai Tmb e il solo 0-5% di residuo magari essicato…)Esistono stili di vita diversi. esempio? Usare il cervello quando si fa la spesa: non utilizzare le borse di plastica ma quelle di tessuto, cercare di comprare prodotti sfusi come latte, detersivi, ecc, utilizzare bottiglie di vetro e acqua del rubinetto, non comprare cose con imballaggi eccessivi. Se ci si abitua un po è una cazzata fare tutte queste cose. Basta non essere influenzati dalla pubblicità. Il rifiuto è una risorsa, è materia prima. Si risparmia energia a riutilizzarlo piuttosto che a bruciarlo. Infine spigere le case produttrici a creare prodotti reciclabili o biodegradabili o naturali. Basta guardare un po più lontano…