venerdì 28 maggio 2010

No agli inceneritori a biomassa

Il termine biomassa è stato introdotto per indicare tutti quei materiali di origine organica (vegetale o animale) che non hanno subito alcun processo di fossilizzazione e sono utilizzati per la produzione di energia. Pertanto tutti i combustibili fossili (petrolio, carbone, metano, ecc..) non possono essere considerati come biomassa.
Il termine è utilizzato per descrivere la produzione di energia in impianti appositi: impianti a biomassa.

Problemi delle biomasse

Lo sfruttamento delle biomasse, il cui unico problema a livello tecnico sarebbe il potere calorifico moderato (circa la metà del carbone), è in realtà limitato da determinati fattori strettamente legati alla loro natura:

Disponibilità: Le biomasse non sono disponibili in ogni momento dell'anno. Basta pensare ad esempio a tutte quelle che derivano da colture stagionali, la cui raccolta avviene in un determinato periodo dell'anno. Anche il legno, che in via teorica potrebbe essere disponibile tutto l'anno, di fatto viene tagliato prevalentemente d'inverno, poiché durante questa stagione esso contiene meno umidità. Per questo motivo impianti di potenza alimentati a biomasse richiedono grandi zone per lo stoccaggio del materiale, che viene di fatto reso disponibile solo una volta l'anno.

Resa per ettaro: Al contrario dei combustibili tradizionali, che si trovano generalmente in giacimenti di grandi dimensioni, la produzione di biomasse avviene generalmente su aree molto elevate. Questo è forse il principale limite allo sfruttamento delle biomasse. Si pensi che, volendo alimentare a biomasse l'impianto di generazione elettrica di Porto Tolle (4 gruppi da 660 MW, di cui è in discussione la trasformazione a carbone) sarebbe necessario dedicare alla coltura delle biomasse una superficie pari al 75% della superficie agricola del Veneto.

Inquinamento locale:
La combustione del materiale, soprattutto se legnoso (quindi allo stato solido), contribuisce in maniera minimale all'emissione di CO2, emette le poche quantità di ossidi d'azoto e di zolfo che la pianta ha assorbito. L'energia prodotta con le biomasse legnose è rinnovabile e come tutte le rinnovabili gode in tutta Europa di contributi pubblici per incentivarne la produzione.

Sostanze Inquinanti: La combustione di biomassa produce grandi quantità di sostanze inquinanti.

Le centrali a biomassa dovrebbero essere untilizzate al massimo per ridurre l'inquinamento esistente e non per aumentarlo!!!
Nella pianura padana (dove non c'è vento) è impensabile proporre impianti di questo tipo. Aumenterebberò una condizione di inquinamento dell'aria ormai già compromessa.



mercoledì 12 maggio 2010

Domenica 16 maggio: in cinque piazze di Rovato i banchetti per il referendum pro-acqua pubblica


www.acquabenecomune.org

Domenica 16 maggio 2010 dalle ore 9.00 alle ore 12:30 in cinque piazze di Rovato ci saranno i banchetti che raccoglieranno le firme contro i progetti di privatizzazione dell’acqua.

Il circolo Pd di Rovato sarà in piazza Cavour.

Attivisti del Tavolo della Pace - Monte Orfano Franciacorta saranno invece nei seguenti spazi pubblici:

Esterno chiesa parrocchiale S.M. Assunta di Rovato centro

Piazza Padre Turoldo ( convento dell’Annunciata)

Adiacente alla chiesa del Duomo di Rovato

Adiacente alla chiesa di Lodetto di Rovato

martedì 9 marzo 2010

Sguardo al futuro.



Non c'è destra ne sinistra. C'è il futuro da costruire insieme.
Sole, vento alberi. L'energia da fonti rinnovabili e la grande scommessa per l'ambiente e il volano dell'economia nei prossimi anni. In Germania e Austria le leggi vigenti hanno incentivato gli investimenti di che vuole produrre elettricità dal sole, dal vento e da materiali di scarto delle lavorazioni del legno. E in Italia? Un piano nazionale non ce, le regioni si danno regole spesso contraddittorie. Chi vuole investire onestamente nelle energie alternative si trova di fronte a difficoltà insormontabili.

Sul sito della rai c'è la puntata intera.