mercoledì 9 luglio 2008

Incidente nucleare a Tricastin: giornali italiani vs giornali francesi

Come spiegato qui sotto, la centrale nucleare francese di Tricastin (appartenente alla Socatri, gruppo Areva) ha disperso, ieri mattina presto, una soluzione di uranio nei fiumi circostanti. L’incidente si è verificato durante l’operazione di pulitura di una cisterna.
Quello che mi incuriosisce è la ricostruzione dell’incidente fatta dai giornali italiani, come il Corriere della Sera o il Messaggero (già citato da PiccoloSocrate), secondo cui le autorità francesi all’unanimità considerano pari a zero il rischio per la popolazione, salvo poi impedire pesca, bagni, irrigazione ed estrazione di acqua dai pozzi così per “precauzione”, quasi per sport. Non esistono solo i comunicati stampa e le dichiarazioni delle autorità come i prefetti.
Leggendo Le Figaro (orientamento politico: centro-destra) e Le Monde (centro sinistra) la storiella pare un po’ più complessa. Si apprende che la quantità di uranio sversata durante questo incidente (12 g per litro d’acqua, circa 360 kg di uranio secondo Le Monde) sorpassa di 100 volte la quantità massima autorizzata di liquido radioattivo legalmente sversabile dalla Socatri in un anno intero!
Altra cosa: è vero che le acque sotterranee non presentano al momento valori anormali di uranio. Peccato pero’ che questo non sia anche il caso per le acque di superficie! Motivo per cui sono in vigore le restrizioni di cui sopra.
Infine, Le Monde nota alcuni “fatti” misteriosi: secondo uno studio tedesco, nei pressi dei siti dove sorgono le centrali nucleari si verificano piu’ leucemie infantili rispetto alla media nazionale. Per l’esattezza i tumori del sangue nei bambini hanno una frequenza più che doppia (2,2 volte) rispetto alla media in un raggio di 5 km dalle centrali nucleari e la frequenza di tali tumori rimane più elevata in un raggio di 50 km intorno alle centrali. Le Monde nota anche che altri studi hanno invece contraddetto queste ipotesi tedesche, ma non per quanto riguarda almeno 3 siti nucleari europei: Sellafield e Dounreay in Gran Bretagna e Krummel in Germania.

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