venerdì 4 luglio 2008

Il sindaco di Napoli Jervolino in pellegrinaggio all'inceneritore di Brescia

E’ da stamane che il sindaco Rosetta Jervolino è in pellegrinaggio all’inceneritore di Brescia. Un po’ per chiedere asilo all’immondizia napoletana (ma la Lega ha imposto le sue condizioni: inceneritore ad Acerra e discarica di Chiaiano) un po’ per capire davvero come funziona un eco-mostro (ma lei non lo sa).
Intanto al tavolo della conferenza Stato-Regioni tenuto proprio in queste ore dal Ministro Raffaele Fitto e preannunciata da Berlusconi ad Acerra, Roberto Formigoni, Governatore della Lombardia fa sapere che non si torna indietro e che i camion carichi di spazzatura ( non si sa di che genere) sono attesi a Brescia. Ne parlo al cellulare con Giulia Loglio blogger di Altra Brescia TV, presente nello spiazzale antistante l’inceneritore assieme ai Gruppi ambientalisti e ai ragazzi del Meetuop Beppe Grillo di Brescia che attendono la prima cittadina napoletana per consegnarle una lettera di protesta con le motivazioni.
Ma i delegati saranno ricevuti solo intorno alla 13, 00 e accolti dall’addetto stampa della Jervolino che promette di far avere la lettera. Assolutamente contrario all’incontro con i gruppi ambientalisti il primo cittadino Bresciano Adriano Paroli.

Chi ha guidato la visita della delegazione Campania? I dirigenti della A2A (candidati alla gestione del futuro inceneritore ad Acerra) che per bocca del suo direttore Antonio Buonomo, aveva fatto sapere, qualche giorno fa e ve ne ho dato conto, che forse era un po’ più complesso di quello che sembrava trattare i rifiuti napoletani a Brescia, considerato che non si sa di che cosa sono fatti.
Preoccupazione che ha scatenato la sequenza di no della Lega guidati dal capogruppo al Comune di Brescia Nicola Gallizioli che dice che in sostanza ognuno si deve tenere e smaltire i rifiuti che ha. Insomma un bel grattacapo le per le promesse del Cavaliere Berlusconi che aveva dato, forse un po’ troppo frettolosamente, per chiusa e liquidata la faccenda rifiuti in Campania. Ora ci si chiede se anche a Brescia arriverà l’esercito a convincere la gente a inghiottire la spazzatura campana. Dello stesso parere della Lega seppure con motivazioni diverse sono i Gruppi ambientalisti che non negano solidarietà ai campani ma come mi dice Giulia “il termovalorizzatore di Brescia non è la soluzione. Anche da noi c’è linquinamento e la diossina. Solo che alla gente si dice sempre che è un “gioiello” e alla fine hanno iniziato a crederci”.
I ragazzi del Meetup Beppe Grillo di Brescia hanno organizzato nelle loro pagine un comitato di accoglienza che fino a stamane ha presidiato lo spiazzo antistante l’inceneritore con risorse umane cartelli e volantini.
Giulia mi ha raccontato che l’autobus con una delegazione di circa 25 persone tra assessori e qualche giornalista, proveniente da Napoli è stata accolta da Adriano Paroli, sindaco di Brescia. Ma mi ha anche spiegato che “guardare a Brescia come un esempio da seguire è errato. La raccolta differenziata da noi si è fermata. Cresce solo dell’1% all’anno e ci siamo fermati in totale al 30%. La gente butta via i rifiuti-risorsa senza differenziare perché tanto c’è il termovalorizzatore che brucia tutto. La soluzione resta comunque differenziare e riciclare e riusare tutti i matariali. La nostra è un esperienza fallimentare”.
Ecco la lettera (grazie al comitato ChiaiaNodiscarica autore anche del contributo video) consegnata al Sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino
Gentilissima Signora Sindaco Iervolino,
siamo davvero impressionati dal fatto che sia venuta a Brescia a visitare il mega inceneritore ASM/A2A !!!! Ciò che può scoprire, al di là della cortina fumogena della propaganda Asm non è molto istruttivo:
un inceneritore da 800.000 tonnellate che produce molti più rifiuti (150.000 tonnellate di scorie e 30.000 tonnellate di polveri pericolose, più 2-3 milioni di tonnellate di aria contaminata) di quelli che rimarrebbero da smaltire (100.000 tonnellate) se si facesse la raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale; uno spreco di risorse energetiche incredibile rispetto al riciclaggio:
1) si buttano nel forno 150.000 tonnellate di umido (cioè acqua, che idiozia!), che potrebbero diventare compost per una pianura bresciana in deficit di materia organica;
2) si buttano via, nelle scorie, 5.000/6.000 tonnellate all’anno di ferro e di alluminio, centinaia di tonnellate di rame, …però, si recupera acqua calda, Le dirà Asm! … peccato che così la
città viene teleriscaldata anche in estate, in piena calura, costringendo i bresciani a ricorrere ai condizionatori!!!!!
3)una “raccolta differenziata” con mega cassonetti stradali, al 35%, in realtà “truccata” e “drogata” dai rifiuti speciali, che, assimilati, raddoppiano i rifiuti urbani raggiungendo il record di 2 kg/abitante/giorno, e mandando allo smaltimento esattamente la stessa quantità di rifiuti della Campania, che non fa la differenziata: 1,2 kg/abitante/giorno.
Sindaco Jervolino, se voleva davvero imparare come risolvere il problema dell’emergenza rifiuti della Sua terra, Le sarebbe stato più utile un viaggio in quel di Treviso al Consorzio Priula, a Novara, Asti, nel trentino, ed al Centro Riciclo di Vedelago (Tv) ovvero dal Suo Collega di Padula, nel salernitano, che è portato ad esempio per la raccolta differenziata che sta attuando!!! Lo sa che oltre 2000 Comuni italiani hanno superato il 50% di raccolta differenziata?
Con la raccolta differenziata “porta a porta” secco umido e con una tariffa puntuale si riduce il rifiuto prodotto a 1 kg/abitante/ giorno (metà di quello di Brescia) e il rifiuto da smaltire, a 0,2
kg/abitante/giorno (un sesto di quello bresciano!).
Nel Centro riciclo di Vedelago, poi, si recuperano tutti i materiali della parte secca (l’umido diventa compost per fertilizzare i campi), per cui il rifiuto da smaltire è quasi 0 (sì, zero). Si figuri che arrivano a riciclare anche i pannolini dei bambini, ricavandone una finissima sabbia, richiestissima all’estero!!!! Ma, in questo caso, la lobby dell’incenerimento ed il business (anche quello criminale) dei rifiuti storcerebbero il naso!
Ma un’altra domanda ci viene spontanea: come mai Padula, vicinissimo a Napoli effettua la raccolta differenziata? Ma forse, sindaco Jervolino, è un altro il motivo che l’ha spinta a Brescia: un gemellaggio Campania-Brescia in nome dei rifiuti! Forse Lei non lo sa, ma Brescia è il “distretto nazionale dei rifiuti”, che può fare invidia alla Campania: oltre al più grande inceneritore d’Europa, qui si producono quasi 4 milioni di tonnellate di rifiuti speciali all’anno, prevalentemente scorie di fonderia, a cui se ne aggiungono oltre 1 milione di importazione; sono state interrate in passato, spesso in discariche non controllate, decine di milioni di tonnellate di scorie di fonderia.
Da qui deriva la “vicinanza” alla Campania: come da voi abbiamo un’elevata incidenza di diversi tumori e la medesima anomalia rispetto al resto del Paese, un’incidenza doppia dei tumori al fegato; senza dimenticarci di aggiungere che abbiamo avuto nei mesi scorsi il “latte alla diossina” in 18 stalle dell’hinterland di Brescia, nella zona a sud dell’inceneritore, esattamente come il vostro “caso” del latte di bufala alla diossina. Insomma un gemellaggio apparirebbe più che giustificato! Diossina per diossina…
Quindi La preghiamo vivamente e, con il cuore in mano, di dar voce anche a noi, semplici ed oneste associazioni ambientaliste che si battono per un interesse comune e cioè, il diritto alla salute. Restando quindi in attesa di una Suo cortese cenno di riscontro in merito, l’occasione ci è gradita per porgerLe i nostri più cordiali saluti.

Coordinamento comitati ambientalisti della Lombardia
Comitato Ambiente Città di Brescia
Cittadini per il Riciclaggio
EnergEtica
Comitato contro la Centrale Turbogas di Lamarmora
Co.Di.SA. - Comitato Difesa Salute e Ambiente di San Polo
AltraBrescia
Gruppo Meetup “Amici di Beppe Grillo di Brescia”
Associazione “Ricomincio da Grillo”

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