martedì 28 luglio 2009

Dove vanno a finire i rifiuti riciclati dai rovatesi?


Finalmente è arrivata a Rovato la raccolta differenziata globale o “spinta” come qualcuno dice. L’idea si basa su contenitori differenti per ciascun tipo di rifiuto differenziabile e un contenitore per il rifiuto indifferenziato. La raccolta avviene porta a porta e l’unico svuotamento che viene effettivamente pagato in più dal cittadino è quello dell’indifferenziato.

Il cittadino in questo modo viene giustamente responsabilizzato circa il rifiuto che produce e anche gratificato col risparmio in denaro.

Perché si fa la raccolta differenziata? Non è semplice rispondere se ci si sofferma a pensare. La raccolta differenziata sostanzialmente si fa per facilitare e migliorare il ciclo dei rifiuti, per migliorare l’ambiente e la qualità della vita delle persone. Quando si compra un qualsiasi prodotto una volta che questo ha terminato la sua funzione si butta, ovvero si produce un rifiuto. Il rifiuto non lo vuole più nessuno e quindi per ovviare a questo problema si è pensato a varie soluzioni più o meno efficaci. La raccolta differenziata semplifica lo smaltimento dei rifiuti.

Dove vanno i rifiuti? Per fare una analisi completa sarebbe giusto considerare tutti i rifiuti: da quelli classici urbani agli elettrodomestici vecchi, dai medicinali alle pile…in mancanza di tempo…vorrei soffermarmi solo sui rifiuti domestici che a mio avviso rappresentano la fetta maggiore: plastica, umido, metalli e carta.

I metodi di smaltimento utilizzati fino ad oggi almeno nel bresciano sono l’incenerimento e le discariche. Nel primo caso il rifiuto viene bruciato con carbone o metano producendo 2/3 di fumo altamente tossico e cancerogeno (da uno studio francese) e 1/3 di ceneri altamente tossiche e cancerogene che richiedono l’uso di discariche speciali (che idea strana…basta fare l’esempio su un sistema chiuso per capire che è una sciocchezza bruciare. Se siamo in una stanza chiusa e vogliamo togliere dalla nostra vista una bottiglietta di plastica cosa facciamo? La bruciamo? Ma cosi l’aria della stanza diventerebbe irrespirabile! Ecco, la pianura padana può essere considerata quella stanza.) Nel caso delle discariche invece di bruciare nascondiamo tutto sotto terra! I nostri paesini viaggiano su una media di una cava-discarica ogni dieci anni…quindi tra cento anni avremo una gran parte del nostro territorio compromessa. Chi coltiverà più in un paese con sotto terra dieci discariche di rifiuti…?

L’idea più illuminata (ma non completa) è senza dubbio quella riutilizzare i rifiuti prodotti riciclandoli; in questo modo si cambia la visione del rifiuto considerandolo una risorsa. (Con il rifiuto di una bottiglia di plastica faccio una nuova bottiglia di plastica). Su questo si basa l’idea comune di raccolta differenziata.

Il metodo a mio avviso migliore è leggermente differente. La progettazione dei prodotti che compriamo nel supermercato o in qualsiasi altro luogo dovrebbe già prevedere lo smaltimento e il recupero del materiale. Se un prodotto non può essere recuperato facilmente non è vendibile. In questo caso sì che una raccolta differenziata totale darebbe il massimo dei suoi frutti.

Quindi con la raccolta differenziata in teoria io recupero i rifiuti riciclandoli evitando discariche e inceneritori. Ma avviene veramente così? Dove vanno a finire i rifiuti? Chi sono le aziende che ridanno vita al nostro lavoro di differenziazione?

Curiosando nel sito di cogeme ho notato la seguente tabella che riassume le risposte alla nostra domanda.

http://www.cogeme.net/media/Immagini/Raccolta%20differenziata%20spinta/Materiale%20nuovo/Materiali%20recuperati.pdf

Analizziamo ora come precedentemente detto i rifiuti domestici quotidiani dove vanno a finire.

Plastica:

Polistirolo - Imballaggi palazzolesi di marini snc

Imballaggi di plastica – Linea Ambiente srl

Indifferenziato:

Rifiuti Urbani - A2A spa

Rifiuti ingombranti - Linea Ambiente srl

Residui da spazzamento strade - Linea Ambiente srl

Metalli e vetro:

metalli – rifer spa

Vetro - tecnorecuperi

Carta:

carta e cartone –Imbalcarta srl e Linea Ambiente srl

Per ogni categoria di rifiuto nella tabella possiamo osservare le destinazioni. In questo modo abbiamo una visione chiara e precisa di come vengono suddivisi i rifiuti da noi prodotti. Non è visibile però la percentuale di questi materiali. (Presumo che come peso e volume le batterie siano minori dei rifiuti urbani prodotti da 18000 abitanti.)

Se per carta vetro e metalli le informazioni sono sufficientemente chiare per tutto il resto non sembrano altrettanto soddisfacenti.

Si può notare come l’indifferenziato e la plastica ovvero la parte più cospicua dei rifiuti vada a due società che sono Linea Ambiente srl e A2A spa.

Sarebbe interessante sapere anche la quantità per dare giudizi più approfonditi. L’indifferenziato non sappiamo se subisce dei cicli di ulteriore differenziazione e la plastica invece a quanto pare non viene affatto riciclata.

Andiamo a vedere cosa è linea Ambiente srl e cosa è A2A spa:

A2A spa o ex ASM è la gestrice di molte discariche nel bresciano e soprattutto del più grande inceneritore d’Italia quello a sud di Brescia.

Linea Ambiente srl, a cui sono confluiti gli impianti di smaltimento del Gruppo Cogeme, attualmente gestisce quattro impianti (dati presi dal sito di cogeme):

- una discarica per rifiuti urbani e assimilati a Castrezzato-Trenzano (Bs), in corso di riqualificazione ambientale;

- una discarica per rifiuti assimilabili agli urbani a Rovato (Bs), di cui è in corso la messa in sicurezza;

- una discarica per rifiuti assimilabili a Provaglio d'Iseo, località Fantecolo (Bs), in corso di riqualificazione ambientale;

- un impianto di incenerimento di rifiuti a Parona Lomellina (Pv), di cui è stata realizzata la seconda linea di combustione.

1 commento:

Renato Soffritti ha detto...

Hai citato nel tuo post Parona Lomellina, dove è presente un Inceneritore. Gli stessi dubbi li abbiamo noi quando parlano di raccolta differenziata, non dicono mai: "finalizzata al recupero e al riciclo dei materiali". Ho il vago sospetto stiano ingannando i cittadini. Da noi vige una convenzione che prevede delle penali se il territorio non conferisce almeno 90.000 t/a, se recuperano il materiale come dicono come fanno a rispettare la convenzione? Per saperne di piu abbiamo un sito racconta la nostra nefasta esperienza www.nuovastagione.eu (vedi premessa alla sezione inceneritore).
Renato Soffritti (sostenitore dei comitati civici della Lomellina)